Il concetto di intrattenimento è cambiato già parecchi anni fa. E gli italiani, che al gioco hanno legato folklore e tradizione, sono tra i primi ad alimentarne l’industria. Si stima infatti che proprio lo Stivale spenda più di tutti gli altri Paesi europei per il gioco e per le attrazioni virtuali come videogame o come giochi online da casinò. Oggi il divertimento viene ricercato prevalentemente sulla rete, dove i contenuti digitali non si limitano più semplicemente a musica e film. Da quando si è verificato l’avvento degli smartphone, poi, la platea dei giocatori si è estesa ulteriormente e secondo le recenti rilevazioni dell’Istat abbraccia fasce d’età che vai dai 25 ai 65 anni. In generale, l’utilizzo del mezzo digitale è incrementato dell’8% nell’ultimo biennio.
I giochi ad estrazione come concorsi e lotterie possono generare un indotto di 4 miliardi di euro anche solo in un mese, mentre nello stesso arco di tempo gli italiani investono sui 150 milioni per giocare. Anche le scommesse producono un gettito importante e il volume d’affari si attesta sui 2 miliardi annui. L’online ha evidentemente rivoluzionato l’intero comparto dell’intrattenimento, talvolta anche a discapito delle realtà terrestri. Basta pensare alla lenta ed inesorabile chiusura delle sale da bingo, un’attrazione che era arrivata in Italia appena 20 anni fa. Le licenze sono drasticamente minuite, mentre gli appassionati hanno iniziato a rivolgersi sempre più alla rete per divertirsi con questo specifico gioco.
Tra giochi di sala, schedine e giochi di carte, l’offerta generale è diventata esageratamente più ampia rispetto al passato e di conseguenza sono stati interessati nuovi target di giocatori. Non sorprende, quindi, che l’età media degli stessi si sia innalzata. Tra le città che giocano di più spicca Napoli, che da sola genera un terzo della spesa di tutta Italia, mentre altre metropoli quali Roma e Milano hanno numeri più bassi e la spesa complessiva non raggiunge il centinaio di milioni.
Il gioco online è principalmente appannaggio dei giovani e le grandi società di marketing hanno cominciato ad adottare strategie specifiche e mirate per allargare sempre di più l’utenza dei portali di gioco online. Gran parte del merito di questa espansione va anche al lato mobile: le app rappresentano forse la soluzione più immediata per vivere un’esperienza videoludica o per divertirsi a distanza con un gioco di carte. Già nel 2013 il mercato globale delle app valeva 25 miliardi di dollari e i numeri sono destinati a crescere. In Italia, nel frattempo, i giocatori sono arrivati a spendere in media 2.000 euro all’anno per il gioco, buona parte dei quali per servizi forniti online.
I dati nazionali sul fatturato possono cambiare anche a distanza di poche settimane, ma ciò che è certo è che negli ultimi anni gli introiti dello Stato derivanti dal gioco sono aumentati di almeno il 10%. Non solo in città, ma anche nelle località più piccole si tende a giocare con assiduità, forse anche a causa dell’assenza di altre grandi attrazioni e distrazioni. Allo stato dei fatti, è plausibile che il fatturato del gioco online in Italia cresca ancora di più nei prossimi mesi, confermando la propria supremazia in tutto il Vecchio Continente.